La maggioranza degli italiani non è favorevole all’invio di armi all’Ucraina da parte del nostro Paese. A sostenerlo è l’ultimo sondaggio di Emg per Agorà, in onda su Raitre. Secondo la rilevazione il 55% degli intervistati è contrario all’invio di armi a Kiev, deciso dal nostro Parlamento nelle scorse settimane. Solo il 33%, e dunque uno su tre, è favorevole, mentre il 12% non risponde

Peccato che la grafica mostrata dalla trasmissione era fatta in modo da trarre in inganno. La fetta del grafico a torta che doveva rappresentare il 55% contrario era più piccola della somma di 33% più 12%, cioè del 45%. E colorata di verde, cioè il colore del via libera al semaforo.

Abbiamo provveduto a ripristinare dimensioni e colori corretti.

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SVELATA LA VERITÀ:
NESSUNA STRAGE AL TEATRO DI MARIUPOL, SOLO UN FERITO.

La propaganda di guerra tende spesso a distorcere la realtà. Abbiamo visto tutti la clamorosa prima pagina del quotidiano La Stampa che induceva a credere che gli oltre 20 morti al mercato di Donetsk, caduti sottomano missile Tochka-U ucraino, fossero in realtà vittime dei russi. Nei giorni scorsi abbiamo poi assistito ad articoli di tutti i principali giornali e ai servizi di tutti i TG che raccontavano della raccapricciante strage di civili inermi morti sotto le bombe russe al teatro di Mariupol. Ebbene pochi minuti fa l'agenzia Ansa e l'agenzia Nova, citando fonti governative ucraine hanno informato che al teatro nessuno è morto, ma al massimo c'è stato solo un civile ferito. Diffidate sempre della propaganda di guerra!

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I partigiani antifascisti della milizia popolare della Repubblica Popolare di Lugansk innalzano la bandiera della Vittoria Sovietica sull"amministrazione di Rubizhne.

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LUKASHENKO: SE L'UNIONE SOVIETICA FOSSE SOPRAVVISSUTA AVREMMO EVITATO LA GUERRA

Secondo il Presidente della Bielorussia Alexander Lukashenko, intervistato dalla televisione giapponese TBS, "se l'Unione Sovietica fosse sopravvissuta fino ad oggi, avremmo potuto evitare qualsiasi conflitto nel mondo. Qualunque. L'Occidente e l'America hanno sempre dovuto fare i conti con la posizione dell'Unione Sovietica". Il mondo, prima, rileva Lukashenko, "era multipolare e un polo bilanciava l'altro. Ora quello sta accadendo nel mondo è frutto dell'unipolarismo, della volontà delle elites statunitensi di imporre il dominio degli Usa su tutti i popoli". Il Presidente bielorusso ha poi ribadito che il suo Paese "non sarà coinvolto in questa guerra. L'ho detto molte volte. Nessuno ci chiede di prendere parte direttamente all'operazione delle truppe russe".

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Nell'Oblast di Donestk sui municipi liberati vengono innalzate le insegne della sovranità Repubblicana, Popolare e antifascista. La denazificazione del Donbass continua...

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IL NEMICO È IN CASA NOSTRA. Militanti della sinistra antimperialista greca hanno organizzato una protesta contro l'ingresso di una nave della NATO nel porto del Pireo, lanciando vernice rossa contro le sponde della nave, mentre dal megafono si attaccava la partecipazione della Grecia e dei paesi UE alle operazioni della Nato nel quadro della crisi in corso in Ucraina.

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Dal Cile la solidarietà dei militanti antimperialisti alle Repubbliche Popolari del Donbass.

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ZELENSKY BLOCCA LE ATTIVITÀ DI TUTTI I PARTITI DI SINISTRA E ANTIFASCISTI. L'ESTREMA DESTRA INVECE FA PARTE DELL'ESERCITO REGOLARE UCRAINO...

Una democrazia modello Azov-Nato questo è il sistema politico che vuole il presidente ucraino Zelensky, che oggi ha bloccato per legge l'attività pubblica di tutti i partiti della sinistra antifascista ucraina, anche quelli schierati su posizioni molto moderate. L'accusa è di essere filorussi, ma nella realtà si tratta di formazioni che semplicemente si battevano per la pace e rifiutavano l'odio etnico contro la popolazione russofona. Ricordiamo che il Partito Comunista (una forza politica che aveva raggiunto anche picchi del 13% alle elezioni politiche) in Ucraina è già fuorilegge dal 30 settembre 2015, e che pochi giorni fa i fratelli Mikhail e Aleksander Kononovich, leader della giovanile comunista sono stati arrestati dalla polizia ucraina a Kiev e, secondo quanto riferito, rischiano l’esecuzione. In tutto ciò gli estremisti neonazisti del Battaglione Azov sono armati e fanno parte integrante dell'esercito. Questa è la democrazia magnificata dalla propaganda atlantista!

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Nel fine settimana si sono svolte grandi manifestazioni in tutte le principali città della Turchia per chiedere l'uscita del paese dalla Nato, organizzate dal Partito Comunista Turco (TKP).

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I lavoratori si dimostrano, come sempre, con una coscienza collettiva molto superiore dell'indegna classe politica oggi al potere in Italia

MASSIMA DIFFUSIONE

https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-usb_sciopero_31_marzo_porto_di_genova_no_alle_navi_della_morte_e_al_traffico_di_armi/39130_45685/

Il punto di vista di un vero militante antifascista e antimperialista. Alberto Fazolo, autore del libro (che consigliamo) "In Donbass non si passa, la Resistenza antifascista alle porte dell'Europa", ha vissuto due anni in Donbass e sabato pomeriggio è stato intervistato dalla trasmissione "Non è l'Arena" durante la manifestazione contro la guerra e contro la Nato a Roma.

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FIDEL CASTRO E HO CHI MINH: LA PACE È POSSIBILE SOLO CON LA SCONFITTA DELL'IMPERIALISMO

Gli Stati Uniti che oggi si autoproclamano difensori della pace hanno fatto più guerre distruttive in ogni angolo del mondo. Hanno riempito tutti i continenti delle loro basi militari e promosso colpi di stato ed embarghi per strangolare paesi come Cuba che hanno il solo torto di non piegarsi ai loro diktat imperialistici. Tutto questo è bene aver presente anche nel valutare la drammatica situazione odierna.
Come ci hanno insegnano Fidel Castro e Ho Chi Minh, la vera pace potrà nascere solo dalla sconfitta dell'imperialismo.

"I popoli oppressi combattono per la pace lottando per la loro indipendenza; I popoli oppressi, quando tutte le strade sono chiuse, lottano per la pace rovesciando i regimi reazionari. Gli stessi lavoratori dei paesi imperialisti possono e lottano per la pace, opponendosi allo sfruttamento estorsivo, opponendosi all'aumento del costo della vita, opponendosi alla corsa agli armamenti. E gli scienziati sovietici combattono per la pace rafforzando il potere tecnico e militare dell'Unione Sovietica. [...]
Per questo i popoli oppressi possono dare un grande contributo alla pace, combattendo contro l'imperialismo", Fidel Castro, alla cerimonia di assegnazione del Premio per la Pace “Lenin”, il 21 marzo 1962.

"Il Vietnam si trova a mille miglia di distanza dagli Usa, e il popolo vietnamita non ha mai minacciato gli Usa. Ma, contrariamente agli impegni presi, il governo degli Stati Uniti ha continuato ad intervenire nel Vietnam, ha scatenato e intensificato la guerra di aggressione al Vietnam. [...] Il governo degli Stati Uniti ha commesso crimini di guerra, crimini contro la pace e contro l'umanità. [...] La guerra di aggressione americana contro il nostro popolo costituisce una sfida ai paesi socialisti, una minaccia per l'indipendenza dei popoli ed un grave attacco alla pace. [...] L'unica via alla pace è la sconfitta dell'aggressione statunitense ai popoli del mondo". Ho Chi Minh, Socialismo e Nazione, 1967.

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Secondo il Corriere della Sera gli Usa guidano direttamente le mosse degli ucraini sul campo. Ennesima conferma che gli Usa e la Nato sono parte attiva di questa guerra, dal golpe di Piazza Maidan nel 2014 ad oggi. Come ha detto giustamente Marco Travaglio alcuni giorni fa su La7, per arrivare alla pace non solo l'Ucraina non deve entrare nella Nato, ma pure la Nato deve uscire dall'Ucraina.

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I VALORI DELLA COSTITUZIONE ANTIFASCISTA NON SONO QUELLI DI DRAGHI E DELL'UNIONE EUROPEA!

"La decisione di inviare armi all'Ucraina si basa “sulla difesa dei nostri valori, i valori della Repubblica italiana” e su cui “è fondata la Ue”: con queste parole il premier Mario Draghi ha commentato oggi la scelta del governo di mandare sostegno militare a Kiev. Tonnellate di armi pagate con i soldi dei lavoratori italiani che, anche secondo quanto riportato alcuni giorni fa da Fanpage e testimoniato dall'inviato del TG2 Leonardo Zellino, finiscono anche nelle mani delle milizie neonaziste ucraine. Nulla a che vedere, quindi, con i valori della Costituzione antifascista che nell'articolo 11 recita testualmente "L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali".

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