Oggi a Mosca manifestazione patriottica del Partito Comunista della Federazione Russa, contro i rigurgiti nazisti in Ucraina, contro l'imperialismo occidentale, per la completa liberazione del Donbass, per la nazionalizzazione delle imprese strategiche e una svolta sociale in Russia.
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I FASCISTI EUROPEI ACCORRONO A SUPPORTARE I NAZISTI UCRAINI. NELLE 2 FOTO: ESTREMISTI FRANCESI CON I MILIZIANI DI PRAVY SEKTOR E BANDIERA DI CASAPUOND ITALIA IN UN RIFUGIO MILITARE UCRAINO.
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Grecia. Stanno crescendo le proteste contro la NATO e le forniture di armi all'Ucraina. I lavoratori e i popoli europei non vogliono essere coinvolti nelle trame guerrafondaie dell'imperialismo.
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UN'EUROPA MODELLO UCRAINO? NO GRAZIE!
Le contestazioni e le minacce a Sara Reginella non rappresentano purtroppo un fatto isolato. In Portogallo da giorni il Partito Comunista Portoghese è sotto attacco degli estremisti di destra ucraini, "colpevole" secondo questi ultimi di non essersi schierato dalla parte di Zelensky e della Nato. Manifestazioni (con le bandiere rosso-nere di Pravy Sektor come potete vedere nella foto in alto) davanti alle sedi del Partito che si concludono con scritte ed atti vandalici, aggressione ad uno stand del PCP a Lisbona con il materiale informativo gettato a terra e i militanti aggrediti, attacco hacker contro il sito dei comunisti portoghesi e la minaccia di diffondere dati privati. Non a caso, come rivelato da Contropiano alcune settimane fa, il legame tra neonazi ucraini e portoghesi è solido ed evidentemente gode della complicità delle autorità lusitane, tanto che "il portoghese Mário Machado, fondatore di diverse organizzazioni neonaziste e che è stato obbligato a presentarsi ogni 15 giorni in una stazione di polizia, potrà smettere di rispettare questa misura mentre combatte in Ucraina, come deciso dal tribunale penale di Lisbona". Tutto questo accade in un paese dell'Unione Europea senza che nessuno dica nulla. È la democrazia modello ucraino: dove i comunisti e le sinistre sono fuorilegge mentre l'estrema destra squadrista è libera di spadroneggiare. A noi la UE delle banche e della finanza già fa schifo così senza bisogno di aggiungere anche un'ulteriore fascistizzazione in stile Azov. Svegliamoci prima che sia troppo tardi.
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Le contestazioni e le minacce a Sara Reginella non rappresentano purtroppo un fatto isolato. In Portogallo da giorni il Partito Comunista Portoghese è sotto attacco degli estremisti di destra ucraini, "colpevole" secondo questi ultimi di non essersi schierato dalla parte di Zelensky e della Nato. Manifestazioni (con le bandiere rosso-nere di Pravy Sektor come potete vedere nella foto in alto) davanti alle sedi del Partito che si concludono con scritte ed atti vandalici, aggressione ad uno stand del PCP a Lisbona con il materiale informativo gettato a terra e i militanti aggrediti, attacco hacker contro il sito dei comunisti portoghesi e la minaccia di diffondere dati privati. Non a caso, come rivelato da Contropiano alcune settimane fa, il legame tra neonazi ucraini e portoghesi è solido ed evidentemente gode della complicità delle autorità lusitane, tanto che "il portoghese Mário Machado, fondatore di diverse organizzazioni neonaziste e che è stato obbligato a presentarsi ogni 15 giorni in una stazione di polizia, potrà smettere di rispettare questa misura mentre combatte in Ucraina, come deciso dal tribunale penale di Lisbona". Tutto questo accade in un paese dell'Unione Europea senza che nessuno dica nulla. È la democrazia modello ucraino: dove i comunisti e le sinistre sono fuorilegge mentre l'estrema destra squadrista è libera di spadroneggiare. A noi la UE delle banche e della finanza già fa schifo così senza bisogno di aggiungere anche un'ulteriore fascistizzazione in stile Azov. Svegliamoci prima che sia troppo tardi.
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Melitopol. Mega schermi hanno iniziato a trasmettere le immagini dei caduti dell'Armata Rossa della città nella Liberazione dal nazismo durante la Grande Guerra Patriottica.
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IMMAGINI DAL FRONTE DEL DONBASS
Un soldato sfoggia la falce e martello e la spilla di militante del Komsomol, la gioventù leninista del Partito Comunista della Federazione Russa.
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Un soldato sfoggia la falce e martello e la spilla di militante del Komsomol, la gioventù leninista del Partito Comunista della Federazione Russa.
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VOLETE ARMI PER LA NATO O UNA SANITÀ CHE FUNZIONI? DRAGHI HA SCELTO...LE ARMI!
Aumento vertiginoso delle spese militari, miliardi per le armi per rispettare i diktat della Nato, e tagli alla sanità pubblica, con investimenti che scenderanno a livelli più bassi del 2019, questa l'Italia di Draghi. Un paese dove curarsi sarà sempre di più un lusso mentre armarsi per le guerre decise a Washington un dovere. Nel Documento di economia e finanza (Def) appena approvato, il governo stima gli andamenti al 2025 e non sono buone notizie per il Servizio sanitario nazionale, con buona pace delle promesse fatte in pandemia. Si torna insomma a un trend in linea con i tagli degli ultimi decenni. Nel 2025 avremo una spesa sanitaria, in percentuale al Pil, inferiore al 2019. L’andamento è perfino peggiore di quello segnalato nella Nota di aggiornamento al Def dello scorso autunno, che aveva fatto allarmare l’Ufficio parlamentare di bilancio, l’Authority dei conti pubblici: nel rapporto sulla manovra in audizione alle Camere era infatti scritto che "non sembra si intenda dare luogo a un effettivo rafforzamento strutturale del Servizio sanitario nazionale, sono anzi confermate le precedenti scelte di allocazione delle risorse, che ponevano l’Italia tra i Paesi europei con spesa sanitaria meno elevata e in progressiva riduzione”. Più miliardi alle armi, meno agli ospedali insomma, questa la prospettiva che ha il banchiere Draghi per il futuro del paese.
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Aumento vertiginoso delle spese militari, miliardi per le armi per rispettare i diktat della Nato, e tagli alla sanità pubblica, con investimenti che scenderanno a livelli più bassi del 2019, questa l'Italia di Draghi. Un paese dove curarsi sarà sempre di più un lusso mentre armarsi per le guerre decise a Washington un dovere. Nel Documento di economia e finanza (Def) appena approvato, il governo stima gli andamenti al 2025 e non sono buone notizie per il Servizio sanitario nazionale, con buona pace delle promesse fatte in pandemia. Si torna insomma a un trend in linea con i tagli degli ultimi decenni. Nel 2025 avremo una spesa sanitaria, in percentuale al Pil, inferiore al 2019. L’andamento è perfino peggiore di quello segnalato nella Nota di aggiornamento al Def dello scorso autunno, che aveva fatto allarmare l’Ufficio parlamentare di bilancio, l’Authority dei conti pubblici: nel rapporto sulla manovra in audizione alle Camere era infatti scritto che "non sembra si intenda dare luogo a un effettivo rafforzamento strutturale del Servizio sanitario nazionale, sono anzi confermate le precedenti scelte di allocazione delle risorse, che ponevano l’Italia tra i Paesi europei con spesa sanitaria meno elevata e in progressiva riduzione”. Più miliardi alle armi, meno agli ospedali insomma, questa la prospettiva che ha il banchiere Draghi per il futuro del paese.
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SUI MURI DI ROMA MANIFESTI PER GAGARIN
"Il 12 aprile 1961 Jurij Gagarin, cosmonauta sovietico, a bordo della Vostok 1 era il primo uomo della storia a volare nello spazio. Gagarin è storia nostra, storia del movimento comunista internazionale e simbolo dell'alternativa possibile e oggi, davanti alla barbarie irreversibile del capitalismo, più che mai necessaria. [...] Non sarà la propaganda di guerra a riscrivere la storia, Jurij Gagarin primo nella spazio per sempre!"
Dal comunicato di Cambiare Rotta - organizzazione giovanile comunista e
OSA - Opposizione Studentesca d'Alternativa
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"Il 12 aprile 1961 Jurij Gagarin, cosmonauta sovietico, a bordo della Vostok 1 era il primo uomo della storia a volare nello spazio. Gagarin è storia nostra, storia del movimento comunista internazionale e simbolo dell'alternativa possibile e oggi, davanti alla barbarie irreversibile del capitalismo, più che mai necessaria. [...] Non sarà la propaganda di guerra a riscrivere la storia, Jurij Gagarin primo nella spazio per sempre!"
Dal comunicato di Cambiare Rotta - organizzazione giovanile comunista e
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BIELORUSSIA: I COMUNISTI PROTESTANO SOTTO L'AMBASCIATA TEDESCA
Questa mattina a Minsk, davanti all'ambasciata tedesca, il Partito Comunista di Bielorussia ha organizzato un presidio per protestare contro la rimozione della bandiera bielorussa dal memoriale del lager di Buchenwald, avvenuta domenica scorsa e sostituita con la bandiera bianco e rossa dei nazionalisti bielorussi. Un fatto gravissimo anche perché i nazionalisti bielorussi che sventolavano quella bandiera nella seconda guerra mondiale erano schierati con le truppe naziste, dunque con i carnefici degli internati nei lager. Un'offesa insomma non solo al popolo bielorusso e ai valori dell'antifascismo e della verità storica, ma pure alle stesse vittime della Shoah.
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Media is too big
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Luciano Canfora su cause della guerra, propaganda mediatica eterodiretta, nemico interno, e neonazisti (ucraini e di casa nostra).
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MANIFESTAZIONI COMUNISTE IN TUTTA LA RUSSIA
Con lo slogan "da un'operazione speciale a una rinascita socialista!" nello scorso fine settimana si sono svolte manifestazioni del Partito Comunista della Federazione Russa. Nel comunicato si legge: "l'obiettivo principale dell'azione è esprimere il sostegno unanime del popolo alla lotta per proteggere l'indipendenza del Donbass e per liberare l'Ucraina dal nazismo. [...] Contemporaneamente deve avanzare la lotta per lo sviluppo scientifico e industriale della Russia e per la rinascita socialista del Paese!”.
Le azioni si sono svolte a Mosca, nella regione di Leningrado, nella Repubblica dell'Ossezia del Nord-Alania, Krasnoyarsk, Novosibirsk, Omsk, Orel, Chelyabinsk, Volgograd, Yaroslavl, Rostov-on-Don, Yakutsk, nonché in molte altre città e paesi di Russia.
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Le azioni si sono svolte a Mosca, nella regione di Leningrado, nella Repubblica dell'Ossezia del Nord-Alania, Krasnoyarsk, Novosibirsk, Omsk, Orel, Chelyabinsk, Volgograd, Yaroslavl, Rostov-on-Don, Yakutsk, nonché in molte altre città e paesi di Russia.
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