30 aprile 1945, la bandiera rossa sventola su Berlino. È la fine dell'incubo nazista. Oggi c'è chi vorrebbe risvegliare la bestia sdoganando i neonazisti funzionali all'imperialismo. Non dobbiamo permetterlo.

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47 ANNI FA IL VIETNAM CACCIAVA GLI AMERICANI E CONQUISTAVA L'INDIPENDENZA NAZIONALE

Il 30 aprile 1975, i carri armati dell’Esercito Popolare del Vietnam, appoggiati dalle forze della guerriglia Vietcong, presero il palazzo presidenziale di Saigon. I comunisti vietnamiti sconfissero gli Stati Uniti, la più grande potenza imperialista del mondo. Una vittoria che ancora oggi rappresenta un esempio per tutti i popoli che vogliono liberarsi dal giogo dell'imperialismo statunitense e dalla Nato. E il cammino vittorioso del popolo vietnamita continua ancora oggi, con la guida salda del Partito Comunista, nel lungo cammino verso il Socialismo. Il tasso di povertà, è diminuito dal 50% all'inizio degli anni '90 a meno del 3% nel 2020. A parte ciò, la popolazione vietnamita è altamente istruita e l'aspettativa di vita è nettamente superiore alla maggior parte dei paesi con un reddito pro capite simile.

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"Quei bravi ragazzi del battaglione Azov".

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GOVERNO ATLANTISTA, "OPPOSIZIONE" PURE. CHE BELLA LA DEMOCRAZIA NELLA NATO

Oggi alla convention nazionale di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni ha ribadito la convinta collocazione atlantista del suo partito. Non una novità: dal 1949 ad oggi il MSI, poi Alleanza Nazionale e infine Fratelli d'Italia sempre hanno votato a favore dell'Italia nell'Alleanza Atlantica, a favore della partecipazione del nostro paese alle guerre imperialiste degli Usa, a favore delle basi americane e a favore del continuo aumento delle spese militari come richiesto da Washington. E anche sulla questione ucraina la posizione della Meloni è pienamente sovrapponibile a quella di Letta e di Draghi. Sulle questioni essenziali, insomma, tutti i grandi partiti presenti in parlamento sono sdraiati sui voleri di chi comanda davvero: gli Stati Uniti d'America. Per fortuna noi non viviamo in una autocrazia, qui da noi c'è la democrazia...della Nato!

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Sull'arco principale della Città di Melitopol è stata innalzata la bandiera della vittoria. Le decomunistizzazione portata avanti negli ultimi otto anni dal governo di Kiev è finalmente archiviata.

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Oggi partecipiamo alla FESTA DELL'UNITÀ COMUNISTA a
REGGIO EMILIA presso il CIRCOLO ARCI TUNNEL Via del Chionso. In particolare alle 16 interverremo nel dibattito: "ORA PER L'UNITÀ COMUNISTA!" Con Lorenzo Ferri della Federazione della Gioventù Comunista, Alessandro Testa dell'Associazione politico-culturale Cumpanis, e il nostro Massimiliano Gazzola a rappresentare Spread It.

Per tutte le informazioni:
https://www.facebook.com/events/1253121658783523?ref=newsfeed

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IL PARTIGIANO GASTONE COTTINO: FUORI I GUERRAFONDAI DAL PRIMO MAGGIO!

In tanti anni di manifestazioni del Primo Maggio a Torino non era mai successo che il corteo si spezzasse. E invece oggi è successo per deliberata volontà delle segreterie dei sindacati confederali che non tolleravano la presenza di oppositori alle scelte di guerre del governo Draghi. Dopo le cariche della polizia contro i riders, lo spezzone sociale del corteo ha allestito in via Roma è stato un contro comizio in contrapposizione rispetto al comizio ufficiale in piazza San Carlo. Ha preso la parola anche Gastone Cottino, 97 anni, nome di battaglia “Lucio”, combattente nella Brigata S.A.P. “Mingione” e componente del C.L.N. Piemonte, che ha stigmatizzato la posizione guerrafondaia dei confederali e del PD. I lavoratori e i partigiani dicono: fuori l'Italia dalla guerra!

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Parigi, scontri al corteo del Primo Maggio.

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🇨🇺 L'imponente corteo del Primo Maggio a L'Avana. Contro il blocco imperialista il popolo cubano continua a lottare sulla strada del Socialismo.

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Il Primo Maggio ad Atene.

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Primo Maggio a Mosca. Il Segretario generale del Partito Comunista della Federazione Russa, Gennady Zyuganov, depone fiori al monumento a Karl Marx.

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ODESSA: NOI NON DIMENTICHIAMO LA STRAGE FASCISTA

Negli ultimi giorni di aprile 2014 ad Odessa, ci furono grandi manifestazioni contro il fascismo e a favore di una Ucraina federale, per una maggiore autonomia delle regioni dal governo centrale insediato a Kiev dopo il violento regime change seguito a Piazza Maidan. I manifestanti antifascisti organizzarono un accampamento di protesta in piazza Kulykove, che il 2 maggio, venne attaccato da bande nazionaliste di Pravy Sektor armate di mazze e bastoni. Gli antifascisti fuggirono allora nella Casa dei Sindacati per proteggersi, ma questa andò a fuoco in seguito al lancio di bottiglie molotov da parte degli estremisti di destra. Nell'incendio trovarono la morte 42 persone (34 uomini, 7 donne e un ragazzo di diciassette anni, Vadim Papura militante della giovanile comunista). Noi non dimentichiamo! Mai più fascismo!

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Mosca, in questo momento si sta svolgendo una marcia, che si concluderà sotto l'ambasciata ucraina, in memoria degli antifascisti assassinati ad Odessa il 2 maggio 2014.

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"Senza denazificazione e smilitarizzazione dell'Ucraina, la giustizia non può essere ripristinata, e la tragedia di Odessa può ripetersi da un momento all'altro!"
Gennady Zyuganov

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SANTORO: DIETRO L'ESCALATION IN UCRAINA C'È SEMPRE STATA LA MANO DEGLI AMERICANI. SENZA ROMPERE LA NATO QUESTA GUERRA NON FINISCE.

3 minuti da non perdere. Michele Santoro spiega con chiarezza che se non si fermano le follie guerrafondaie di Usa e Nato, non si arriverà mai alla pace.

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