ELEZIONI, GUERRA E CAROVITA: CHE FARE?
In diretta ora con Igor Camilli: https://fb.watch/fEtH1tQ0qY/

🔘Migliaia di persone sono scese nelle strade di Lipsia, lunedì, in una marcia di protesta contro le politiche energetiche del governo tedesco, nel mezzo della crisi inflazionistica.

▪️I manifestanti hanno chiesto la fine di tutte le sanzioni contro la Russia, la riapertura dei gasdotti e la cessazione delle spedizioni di armi verso l'Ucraina.

@tutti_i_fatti

📌📌 MOBILITAZIONE - I passi principali del discorso di Putin, durato circa 15 minuti:

✔️ L'obiettivo dell'Occidente è indebolire, dividere e distruggere la Russia: dicono esplicitamente che il 1991 è stato in grado di dividere l'URSS, e ora è giunto il momento di fare lo stesso con la Russia.

✔️L'Ucraina è stata preparata a fare da piattaforma anti-russa e poi spinta alla guerra contro il nostro Paese.

✔️L'obiettivo principale della operazione militare speciale rimane invariato: la liberazione dell'intero territorio del Donbass.

✔️Per proteggere la nostra Patria... Ritengo necessario sostenere la proposta del ministero della Difesa per una mobilitazione parziale. Le disposizioni per la mobilitazione entrano in vigore da oggi

Biden e Draghi sanno: l'Italia continuerà ad essere subalterna a Washington e ad obbedire alla Nato, chiunque vinca le elezioni tra Letta e Meloni.

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DOMANI NESSUN VOTO AI PARTITI ATLANTISTI E GUERRAFONDAI!

Zelensky e Repubblica invitano a non votare "gli amici di Putin", noi invece invitiamo a non votare i partiti che sostengono l'invio di armi in Ucraina, la politica suicida delle sanzioni, la fedeltà canina alla Nato, l'appoggio ai battaglioni neonazisti. Cioè le destre, il PD e i suoi alleati, il Movimento 5 Stelle, e il duo centrista Calenda-Renzi. Suggeriamo però di valutare con attenzione anche i programmi delle varie liste che si propongono come opposizione. e scegliere solo chi, non ha ambigue posizioni di equidistanza, chi non sostiene il nè-nè, ma solo chi ha il coraggio e la chiarezza di indicare dell'imperialismo statunitense e nella Nato, suo braccio armato, il vero nemico della pace, dell'indipendenza dei popoli. Nessun voto agli atlantisti, ai guerrafondai, e a chi sulla questione fondamentale dell'attuale epoca storica è ambiguo e non sa individuare il nemico principale.

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‼🇷🇺 IMMAGINI ESCLUSIVE DA DONETSK

Il giornalista freelance Eliseo Bertolasi invia a l'AntiDiplomatico questo reportage sul referendum in corso nel Donbass. Queste immagini sono la risposta più efficace alla fake di Repubblica di ieri sui "soldati che obbligano le persone a votare"

https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-torniamo_a_casa_le_immagini_del_referendum_da_donetsk/45289_47408/

‼ Alle cinque e 30 ora locale, la Nato ha intenzionalmente bombardato con missili HIMARS un hotel dove alloggiavano giornalisti (tutti miracolosamente illesi). A morire il deputato disabile Zhuravko.

Tutti i partiti che hanno votato l'invio di armi al regime di Kiev hanno reso l'Italia complice di questi crimini contro l'umanità.

https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-kherson_crimine_nato_contro_hotel_di_giornalisti_resta_ucciso_un_deputato_disabile/40832_47411/

CON LA MELONI AVREMO L'ENNESIMO GOVERNO ATLANTISTA ED EUROPEISTA

Cambia la retorica, non la sostanza. Ieri Giorgia Meloni ha twittato con Zelensky rassicurandolo del sostegno incondizionato che il prossimo governo di destra darà all'Ucraina. La Meloni ha inoltre archiviato in fretta le carezze politiche a Orbán e la promessa di "spezzare le reni" all'asse franco-tedesco. E si è subito affidata a Mario Draghi. Al suo "ombrello" con le Cancellerie continentali. Secondo quanto riferisce Repubblica, Draghi ha contattato Emmanuel Macron, Olaf Scholz e Ursula von der Leyen rassicurandoli sui pilastri che guideranno l'azione del futuro governo: atlantismo ed europeismo. A parte una spruzzata di odiosa retorica reazionaria nella sostanza non cambierà nulla. L'agenda Draghi, ovvero austerità nei conti pubblici come vuole Bruxelles e politica guerrafondaia come vuole Washington, continueranno come sempre.

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Nulla da aggiungere.

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Marco Travaglio: il vero problema della Meloni è che è agganciata alle centrali di potere interne e internazionali e sdraiata sulla linea guerrafondaia di Washington proprio come Draghi e Letta.

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"La nostra "informazione" ci ha fatto credere che i russi bombardavano irresponsabilmente la centrale nucleare di Zaporizhia.
La quale però, stranamente era già in mano loro.
Ora ci vogliono far credere che sempre i russi hanno sabotato il Nord Stream "per prendere l'Europa alla gola", come se non ci avessero impiegato anni per costruirlo e come se a loro non bastasse semplicemente chiudere i rubinetti del gas per toglierci la fornitura.

Non dico che siamo ritornati al livello di "credere, obbedire, combattere" (la Meloni in questo caso c'entra ben poco) ma se andiamo avanti così, poco ci manca.

È chiaro che il Governo Biden sta puntando ad un'escalation della guerra a nostre spese.
Perché non esiste solo la guerra tra la Russia e la NATO, ma anche quella economica - più nascosta - che gli USA stanno portando avanti contro i paesi europei, a cominciare dalla Germania."

David Insaidi

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PAGARE LE SANZIONI DELLE NATO CON LE NOSTRE BOLLETTE? ANCHE NO!

Alimentati dalla folle escalation voluta da Washington, soffiano sempre più forti i venti di guerra. Nel frattempo la politica suicida delle sanzioni porterà al collasso il nostro paese, e a pagare le conseguenze più gravi saranno lavoratori e classi popolari. Sempre più italiani iniziano ad aprire gli occhi, a chiedere lo stop immediato alle sanzioni e a bruciare le bollette in piazza.

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"Oggi è importante che le persone nei territori che sono tornati in Russia sentano di essere tornate in un Paese che ha vinto battaglie militari ed economiche cruciali sotto lo Bandiera rossa della Vittoria. Non è un caso che lo stendardo rosso venga innalzato nelle città, liberate dagli spiriti maligni dei fascisti di Kiev, che hanno votato in massa per l'annessione alla madrepatria. Questo dimostra che l'Unione Sovietica era e rimane il nostro comune orgoglio".
Gennady Zyuganov Segretario generale del Partito Comunista della Federazione Russa.

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Draghi parla come se il suo governo non fosse mai stato sfiduciato due mesi fa e ipoteca le future scelte di politica estera dell'Italia. Ma chi rappresenta? Sicuramente non la maggioranza del nostro popolo, né tantomeno gli interessi del nostro paese.

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SCHIFOSE ED IGNOBILI OFFESE A UNA DONNA SOPRAVVISSUTA ALLA STRAGE DI ODESSA

L'imbarbarimento dei media padronali nella propaganda di guerra tocca livelli indegni. Il duo Parenzo-Cruciani su Radio24, la radio di Confindustria ricordiamolo, non trova di meglio che mettere alla gogna Olga Ignatieva, sopravvissuta alla strage di Odessa. La donna viene prima derisa dai conduttori e poi fatta oggetto di insulti infami da un presunto radioascoltatore tra le risate dei due pseudo-giornalisti. Forti e infami con i deboli e servili con i forti. Vergogna!

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Nel discorso di Putin per la riunificazione delle zone liberate dell'Ucraina con la madrepatria russa, il leader del Cremlino ha indicato il nemico contro cui chiede ai Russi di combattere: "La dittatura delle élite occidentali diretta contro tutti i popoli del mondo. Compresa la popolazione degli stessi paesi occidentali." Il discorso di Putin di oggi non è stato tanto centrato tanto sull' annessione delle nuove regioni, ma sul vero tema della guerra contro l'imperialismo unipolare statunitense-occidentale.Secondo il Presidente russo "la Russia guida una rivoluzione anti coloniale mondiale". La lotta russa "per la grandezza nazionale e contro la schiavitù del nostro popolo" libererà "la maggioranza del genere umano".

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E siamo solo all'inizio. Le sanzioni volute dalla Nato ci porteranno alla rovina.

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Berlino: I manifestanti chiedono colloqui di pace con la Russia

Centinaia di persone si sono radunate il 1° ottobre nel centro di Berlino per manifestare contro la guerra in Ucraina e per chiedere negoziati di pace con la Russia.

Marciando verso il Bundestag, hanno brandito segnali per chiedere la neutralità della Germania nel conflitto o per criticare il ruolo di Stati Uniti, Europa e NATO.