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NO ALLA NATO! FUORI LE BASI AMERICANE! DA MADRID UN GRIDO FORTE E CHIARO
Circa 30000 persone in marcia per chiedere lo scioglimento della Nato, la cacciata delle basi americane dall'Europa e la pace in Ucraina. È successo a Madrid, dove domani si aprirà il prossimo vertice dell’alleanza atlantica, previsto dal 28 al 30 giugno. Un lungo corteo che pur essendo composito e plurale, nella maggior parte degli spezzoni ha individuato il nemico principale della pace e dei popoli nella politica imperialista e guerrafondaia degli Usa e delle classi dominanti occidentali. Nè con la Nato, nè con la Nato!
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Circa 30000 persone in marcia per chiedere lo scioglimento della Nato, la cacciata delle basi americane dall'Europa e la pace in Ucraina. È successo a Madrid, dove domani si aprirà il prossimo vertice dell’alleanza atlantica, previsto dal 28 al 30 giugno. Un lungo corteo che pur essendo composito e plurale, nella maggior parte degli spezzoni ha individuato il nemico principale della pace e dei popoli nella politica imperialista e guerrafondaia degli Usa e delle classi dominanti occidentali. Nè con la Nato, nè con la Nato!
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Germania. Ieri si è svolta una manifestazione del Partito Comunista Tedesco (KPD) e di altre organizzazioni antimperialiste per contestare il vertice del G7.
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FOLLIA GUERRAFONDAIA AL G7: DRAGHI GETTA BENZINA SUL FUOCO
Mario Draghi scatenato al vertice del G7. Oggi è arrivato persino a dichiarare che Putin non deve partecipare al prossimo G20. Ieri, secondo il resoconto di Repubblica, " i toni di Mario Draghi non risparmiano nulla a Mosca. Non nascondono il timore di una ritorsione, non temono di mortificare l’avversario. Putin non deve vincere, dice il capo dell’esecutivo italiano salutando Zelensky in videocollegamento. E’ un argine che l’ex banchiere ritiene fondamentale non soltanto dal punto di vista militare, ma politico e strategico. "Se l’Ucraina perde - si espone durante la sessione del mattino – tutte le democrazie perdono. Se l'Ucraina perde, sarà più difficile sostenere che la democrazia è un modello di governo efficace". Concetti cari soprattutto a Joe Biden". Ecco il punto vero. Draghi spinge sempre più in avanti le provocazioni anti-russe per compiacere Washington, a danno degli interessi italiani.
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Video celebrativo delle relazioni diplomatiche e di amicizia e solidarietà tra il Venezuela Bolivariano e la Repubblica Popolare Cinese.
"Celebriamo l'anniversario delle relazioni diplomatiche di pace e rispetto che abbiamo con la Repubblica popolare cinese. La nostra sorella maggiore nella quale abbiamo trovato sempre il sostegno necessario nei tempi difficili." Nicolas Maduro.
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"Celebriamo l'anniversario delle relazioni diplomatiche di pace e rispetto che abbiamo con la Repubblica popolare cinese. La nostra sorella maggiore nella quale abbiamo trovato sempre il sostegno necessario nei tempi difficili." Nicolas Maduro.
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PER LA PACE E L'INDIPENDENZA NAZIONALE, L'ITALIA DEVE USCIRE DALLA NATO! I COMUNISTI LO DICEVANO CHIARAMENTE GIÀ 70 ANNI FA.
È da poco terminato a Madrid il vertice Nato con l'adozione dello "Strategic Concept 2022" che prevede un incremento di truppe e strutture Nato in Europa, e una politica imperialista sempre più guerrafondaia ed aggressiva. Il governo Draghi si è impegnato ad ospitare un incremento delle truppe americane sul nostro territorio e ad investire ulteriori risorse nelle spese militari per aumentare uomini e armamenti. La nostra collocazione nell'alleanza atlantica è quindi un pericolo per la pace nel mondo, per la sicurezza del nostro popolo, nonché una grave limitazione alla nostra indipendenza nazionale. Una realtà che i comunisti denunciarono fin dai primissimi anni della Nato. Settanta anni fa, nel giugno 1952, intervenendo in Parlamento in rappresentanza del PCI, Emilio Sereni disse che bisognava "rendere edotto il popolo della gravità della situazione che la politica atlantica ha determinalo in Italia; una situazione in cui l'esercito nazionale si abbassa a strumento di interessi stranieri in cui truppe e comandi stranieri occupano il suolo della Patria. Per una Nazione non può esservi peggiore sciagura! Oggi si vanno creando situazioni tali per cui non solo il governo italiano fa la politica dello straniero. Ma forze armate e capi stranieri cominciano a condizionare essi stessi, direttamente, tutto ciò che accade in Italia. Ciò significa che il problema della indipendenza nazionale diviene preminente, e che la lotta per la pace e la lotta per l'indipendenza nazionale si identificano, diventano un tutto unico" (resoconto riportato su l'Unità del 13 giugno 1952). Parole attuali più che mai nel drammatico contesto odierno.
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È da poco terminato a Madrid il vertice Nato con l'adozione dello "Strategic Concept 2022" che prevede un incremento di truppe e strutture Nato in Europa, e una politica imperialista sempre più guerrafondaia ed aggressiva. Il governo Draghi si è impegnato ad ospitare un incremento delle truppe americane sul nostro territorio e ad investire ulteriori risorse nelle spese militari per aumentare uomini e armamenti. La nostra collocazione nell'alleanza atlantica è quindi un pericolo per la pace nel mondo, per la sicurezza del nostro popolo, nonché una grave limitazione alla nostra indipendenza nazionale. Una realtà che i comunisti denunciarono fin dai primissimi anni della Nato. Settanta anni fa, nel giugno 1952, intervenendo in Parlamento in rappresentanza del PCI, Emilio Sereni disse che bisognava "rendere edotto il popolo della gravità della situazione che la politica atlantica ha determinalo in Italia; una situazione in cui l'esercito nazionale si abbassa a strumento di interessi stranieri in cui truppe e comandi stranieri occupano il suolo della Patria. Per una Nazione non può esservi peggiore sciagura! Oggi si vanno creando situazioni tali per cui non solo il governo italiano fa la politica dello straniero. Ma forze armate e capi stranieri cominciano a condizionare essi stessi, direttamente, tutto ciò che accade in Italia. Ciò significa che il problema della indipendenza nazionale diviene preminente, e che la lotta per la pace e la lotta per l'indipendenza nazionale si identificano, diventano un tutto unico" (resoconto riportato su l'Unità del 13 giugno 1952). Parole attuali più che mai nel drammatico contesto odierno.
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Forwarded from la fionda📗
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BASTANO 20 SECONDI PER CAPIRE QUANTO È ANTIDEMOCRATICO MARIO DRAGHI
Guardate come ha risposto Mario Draghi alla domanda scomoda sui Curdi e l'ingresso di Finlandia e Svezia nella NATO. Secondo voi il capo del governo italiano si può permettere un tale comportamento? Facci sapere cosa ne pensi nei commenti.
👉 Unisciti a @lafionda
Guardate come ha risposto Mario Draghi alla domanda scomoda sui Curdi e l'ingresso di Finlandia e Svezia nella NATO. Secondo voi il capo del governo italiano si può permettere un tale comportamento? Facci sapere cosa ne pensi nei commenti.
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LOSURDO: IL VERO ANTIMPERIALISMO È QUELLO CHE INDIVIDUA E COMBATTE IL NEMICO PRINCIPALE, CIOÈ USA E NATO.
A chi parla di "opposti imperialismi" e di equidistanza nel conflitto in corso consigliamo vivamente la lettura di Domenico Losurdo.
"Nell’analisi dei rapporti internazionali non mancano coloro che ritengono di essere campioni tanto più conseguenti dell’antimperialismo quanto più lungo è l’elenco da loro stilato dei paesi imperialisti, tutti messi sullo stesso piano! Va da sé che tale visione barocca era del tutto estranea a Lenin. [...] È questa lezione di Lenin che Togliatti aveva alle spalle allorché criticava quella che si potrebbe definire la visione barocca dell’antimperialismo:
«Una delle qualità fondamentali dei bolscevichi […], uno dei punti fondamentali della nostra strategia rivoluzionaria è la capacità di comprendere ad ogni istante quale è il nemico principale e di saper concentrare tutte le forze contro questo nemico». [...] Alla vigilia della prima e della seconda guerra mondiale c’erano due coalizioni militari contrapposte; ai giorni nostri c’è in pratica una sola gigantesca coalizione militare la (NATO) che si espande sempre di più e che continua a essere sotto il ferreo controllo statunitense. Alla viglia della prima e della seconda guerra mondiale i principali paesi capitalistici si accusavano reciprocamente di scatenare la corsa al riarmo; ai giorni nostri, invece, gli Stati Uniti criticano i loro alleati perché non dedicano maggiori risorse al bilancio militare, perché non accelerano a sufficienza la politica di riarmo. Chiaramente, la guerra a cui si pensa a Washington non è la guerra contro la Germania, la Francia o l’Italia, ma quella contro la Cina (il paese scaturito dalla più grande rivoluzione anticoloniale e diretto da uno sperimentato partito comunista) e/o la Russia (che con Putin ha avuto il torto, dal punto di vista della Casa Bianca, di scuotersi di dosso il controllo neocoloniale cui si era piegato o adattato Eltsin). E questa guerra su larga scala, che potrebbe persino varcare la soglia nucleare, gli Stati Uniti sperano all’occorrenza di poterla condurre con la partecipazione subalterna, al loro fianco e ai loro ordini, di Germania, Francia, Italia e degli altri paesi della NATO.
È dunque contro il pericolo di una guerra scatenata dalla superpotenza che, unica al mondo, continua a ritenersi la «nazione eletta da Dio», dalla superpotenza che da un pezzo aspira a garantire a se stessa «la possibilità di un primo colpo nucleare impunito», dalla superpotenza che ha installato nel nostro paese basi militari e armi nucleari controllate da Washington, è contro questo pericolo di guerra concreto che siamo chiamati a lottare".
Domenico Losurdo, Palmiro Togliatti e la lotta per la pace ieri e oggi, articolo pubblicato su Sinistrainrete.info il 16/06/2016.
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A chi parla di "opposti imperialismi" e di equidistanza nel conflitto in corso consigliamo vivamente la lettura di Domenico Losurdo.
"Nell’analisi dei rapporti internazionali non mancano coloro che ritengono di essere campioni tanto più conseguenti dell’antimperialismo quanto più lungo è l’elenco da loro stilato dei paesi imperialisti, tutti messi sullo stesso piano! Va da sé che tale visione barocca era del tutto estranea a Lenin. [...] È questa lezione di Lenin che Togliatti aveva alle spalle allorché criticava quella che si potrebbe definire la visione barocca dell’antimperialismo:
«Una delle qualità fondamentali dei bolscevichi […], uno dei punti fondamentali della nostra strategia rivoluzionaria è la capacità di comprendere ad ogni istante quale è il nemico principale e di saper concentrare tutte le forze contro questo nemico». [...] Alla vigilia della prima e della seconda guerra mondiale c’erano due coalizioni militari contrapposte; ai giorni nostri c’è in pratica una sola gigantesca coalizione militare la (NATO) che si espande sempre di più e che continua a essere sotto il ferreo controllo statunitense. Alla viglia della prima e della seconda guerra mondiale i principali paesi capitalistici si accusavano reciprocamente di scatenare la corsa al riarmo; ai giorni nostri, invece, gli Stati Uniti criticano i loro alleati perché non dedicano maggiori risorse al bilancio militare, perché non accelerano a sufficienza la politica di riarmo. Chiaramente, la guerra a cui si pensa a Washington non è la guerra contro la Germania, la Francia o l’Italia, ma quella contro la Cina (il paese scaturito dalla più grande rivoluzione anticoloniale e diretto da uno sperimentato partito comunista) e/o la Russia (che con Putin ha avuto il torto, dal punto di vista della Casa Bianca, di scuotersi di dosso il controllo neocoloniale cui si era piegato o adattato Eltsin). E questa guerra su larga scala, che potrebbe persino varcare la soglia nucleare, gli Stati Uniti sperano all’occorrenza di poterla condurre con la partecipazione subalterna, al loro fianco e ai loro ordini, di Germania, Francia, Italia e degli altri paesi della NATO.
È dunque contro il pericolo di una guerra scatenata dalla superpotenza che, unica al mondo, continua a ritenersi la «nazione eletta da Dio», dalla superpotenza che da un pezzo aspira a garantire a se stessa «la possibilità di un primo colpo nucleare impunito», dalla superpotenza che ha installato nel nostro paese basi militari e armi nucleari controllate da Washington, è contro questo pericolo di guerra concreto che siamo chiamati a lottare".
Domenico Losurdo, Palmiro Togliatti e la lotta per la pace ieri e oggi, articolo pubblicato su Sinistrainrete.info il 16/06/2016.
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In vista delle elezioni politiche stanno preparando una legge-censura. Tutto ciò che non rientrerà nella narrazione atlantista sarà considerato fake-news perseguibile. Questa è la democrazia nella Nato.
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Genova. Corteo antifascista per l'anniversario della cacciata del governo DC-MSI di Tambroni. Oggi numerosi sono stati gli slogan contro la Nato, le armi e la politica di guerra del governo Draghi.
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